"Pietra a faccia vista in cotto con il corpo superiore raccordato con volute in cotto" (Sabia). La facciata ha un portale affiancato da sei lesne; al di sopra della trabeazione si sviluppa il timpano a spioventi.
Un documento del 1178 segnala la chiesa ubicata nel Castrum vetus (primo nucleo medievale fortificato). I terremoti la costringono a subire varie modifiche. Una di queste del 1414, ad opera di un certo Marino Dente, e riguarda l'ampliamento della fabbrica. Nel 1429 la chiesa, ancora a tre navate, riconsacrata "perché antichissima se n'era dispersa la memoria di chi la avesse consacrata la prima volta" (Rendina). I terremoti del 1694 e 1857 la fanno però in parte crollare assieme al campanile. La si ricostruisce con modifiche dal 1860 in poi. La legge del 15 agosto 1867 la sopprime come parrocchia, ma come tale viene restituita al culto nel 1872.
Mario Prajer, Personaggi biblici, tele, 1935.
Sopra la trabeazione e tra una lesna e l'altra, sono allineate 24 tele proponenti
Personaggi biblici e dipinte da Mario Prajer.
Il soffitto a cassettoni con lacunari intarsiati in oro zecchino ed ha al centro il telero raffigurante la SS. Trinità, dipinto nel 1930 da Mario Barberis.
L'interno della chiesa a navata unica con piccole cappelle laterali.
L’ abside è caratterizzata da un organo di 1105 canne. Il catino si presenta traforato da losanghe con 60 fiaccole in legno, simbolo della speranza della resurrezione.
Nicola Cacciapuoti, Madonna di S. Luca, tela, 1738, transetto.
G.B.F., Madonna del Carmine coi Ss. Giuseppe, Francesco di Paola, Domenico, Filippo Neri, tela, XVIII secolo, transetto.
Ignoto, Madonna con Bambino e i Ss. Agostino, Pietro, Paolo, tela, XVIII secolo, transetto.
Ignoto, SS. Agostino e Pietro, particolare di Madonna con Bambino e i Ss. Agostino, Pietro, Paolo, tela, XVIII secolo, transetto.
Giovanni De Gregorio detto il Pietrafesa, Madonna dei mali, tela, 1608?, transetto.
(cfr. Scheda - Giovanni De Gregorio)
Antonio Stabile, Annunciazione, dipinto su tavola, 1580.
La lunetta, uscita dalla bottega del pittore Stabile, collocata al di sopra della porta d'ingresso secondario della chiesa.
(cfr. Scheda - Antonio Stabile)