m. 926 slm - km. 11 da Potenza.

   La cultura religiosa pignolese  molto legata al culto della Madonna, venerata sotto il titolo Santa Maria degli Angeli. 

   In passato la presenza del clero in questo paese  accentuata.  Essa 

inizia nel IX secolo con l' insediamento dei monaci italo-greci, i quali introducono il culto sia della Vergine sia di S. Michele, in onore del quale costruiscono una Grotta. In essa l'Arcangelo opera prodigi "per mezzo delle acque di un "Fonte", le quali si sperimentano miracolose in guarire le febbri" (Gatta).

   La Grotta passa poi ad essere officiata 

dai Cappuccini, che "quivi in un delizioso Monistero con boschetti e giardini" si insediano nel 1535 rimanendovi fino al 1607, anno in cui si trasferiscono nel nuovo convento adiacente la chiesa di S. Rocco, in paese. Su richiesta del popolo, nel 1609 il convento di S. Michele  riaperto dai Francescani Osservanti, che lo abitano fino al 1806, anno di soppressione dei conventi da parte del governo napoletano di Murat. 

   Il 1865 tocca ai Cappuccini lasciare il paese e il convento  abbattuto dal Comune nel 1948. Pure la "Fonte" della Grotta si mostra sensibile alle leggi repressive dello stato: cessa di essere miracolosa dal 1865!

   La chiesa locale  così ricca da poter mantenere, ad esempio, nel 1732, 70 sacerdoti, 150 chierici, 23 frati, 6 confraternite, 1 Monte di pegni,  1 Monte per maritaggi, 1 Monte frumentario, 1 ospedale, altre opere pie.