Portale, materiale lapideo, 1784 e Antonio Masini, Porta del Giubileo, bronzo, 1999.
Il portale è di grande finezza formale e fa parte della chiesa, forse costruita nel Seicento. Nel 1973 l'interno è stato manomesso in modo dannoso dagli ingegneri del Genio Civile di Potenza.
Nel portale è stata incastonata, come gioiello prezioso, la Porta del Giubileo, opera di Antonio Masini (nato nel 1931) e voluta dalla comunità di Pignola per "scandire il suo ingresso nel nuovo millennio e celebrare il Giubileo" (Ravasi).
Antonio Masini, Porta del Giubileo, bronzo, 1999.
Prima anta sinistra - Formelle, ciascuna di cm 39 x 32 (in senso orario):
01 S. Martino e il povero (Partem clamydis dedit) Omaggio al santo che donò il mantello ai poveri.
02 Giubileo cristiano (A.D. MCCC - MM), Bonifacio VIII, il primo pontefice ad indire, nel 1300, un giubileo cristiano, e Giovanni Paolo II.
03 Annuncio del Giubileo ebraico (Ipse est Jubileus) Un rabbino suona il corno dell'ariete ed annunzia il Giubileo.
04 Trasporto dell'Arca Santa (Faciet Dominus mirabilia).
05 Mosè sul Mar Rosso (Mare vedit et fugit). Il Patriarca fende con la verga le acque del Mar Rosso e inabissa i carri e i soldati del faraone.
Seconda anta destra - Formelle, ciascuna di dimensioni 30 x 32 (in senso orario):
06 Pellegrinaggio al S. Sepolcro (Surrexit non est hic). Federico II accompagnato dai vescovi di Melfi e Rapolla, durante la sua crociata a Gerusalemme; sullo sfondo un gruppo di cavalieri monta la guardia al Santo Sepolcro.
07 Pellegrinaggio a Roma (Videre Petrum). Il Papa, in groppa ad un cavallo, va incontro ai pellegrini con l'immagine della Veronica.
08 Pellegrinaggio a Monte S. Angelo (MI-KA-EL). L'Arcangelo uccide il drago davanti ad un gruppo di fedeli.
09 Pellegrinaggio a Santiago di Compostela (In fines terrae) S. Giacomo dà il benvenuto ad un gruppo di pellegrini.
10 Sant'Antonio abate e il diavolo (Omnia veudidit). Il diavolo mostra al santo un piccolo nudo di donna, ma l'eremita continua a dialogare coi suoi amici abituali: un porcello, due gazze ed un serpentello.
Anta centrale, cm 222 x 102
La grande epifania. Un uomo e una donna sollevano verso l'alto un bambino, frutto del loro amore. E' l'immagine di due generazioni a confronto, il vecchio e il nuovo. Il bambino è la speranza, l'avvenire.
In alto, a sinistra, una colomba con un ramoscello d'ulivo. In basso, tra l'uomo e la donna, un lupo azzanna una pecorella.
Antonio Masini, Porta del Giubileo, bronzo, 1999, particolare.
La lunetta ripropone la leggenda della campana di Castelglorioso. Viene qui fatto il riferimento alla leggenda di fondazione di Pignola. Si narra che gli abitanti di Castelglorioso, costretti a lasciare la loro terra per un evento imprecisato, "decidono di scegliere il nuovo insediamento affidandosi al caso. Recuperarono la campana della loro chiesa e l'appesero al giogo di una coppia di buoi. Gli animali errarono per tutto il giorno tra gli acquitrini del Pantano, poi d'improvviso, s'impennarono, inerpicandosi su di una collina. Stanchi, qui i due animali si sdraiarono. Lì fu costruita la chiesa e nacque Pignola" (cfr. Masini).