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Il Viandante: Pignola - Santuario della Madonna del Pantano

 

Facciata.

   E' situato a valle, a 4 chilometri dal paese. Vi sono due leggende di fondazione, una legata al santuario, l'altro alla statua della Madonna. La prima narra di un pastore, che, consigliato nel sonno da Maria, scava nel punto in cui una pecora bruca con insistenza e vi trova la statua in pietra della Vergine. Il popolo decide allora di costruire in quel luogo una cappella dedicata alla Madonna.

   In realtà  avvenuto che una prima cappella  stata edificata dai monaci italo-greci, qui giunti nel IX secolo. Con i Normanni e la politica di latinizzazione del clero, il luogo  passa ai Benedettini cistercensi, i quali non solo creano una grancia ma bonificano e coltivano la terra paludosa intorno. Chiesa e grancia, dalla consistente rendita fondiaria, passano al clero di Pignola nel 1524.

Il terremoto del 1694 danneggia gravemente l'edificio; il Capitolo della Chiesa Madre del paese decide di rifondarlo erigendo l'attuale struttura, inaugurata nel 1789.

Il Portale  in pietra ed  sormontato da una nicchia contenente la statua lapidea della Madonna (IX secolo), in stile bizantino.

  

 

Interno.

   Ad aula unica di m. 25 x 10. Quattro pilastri, sormontati da capitelli corinzi, fanno da base ad una cupola.

   I due altari marmorei laterali sono opera di Mastro Bitetti da Padula e le due tele su essi collocate appartengono entrambe a Francesco Maugeri, Madonna degli Angeli e S. Giuseppe.

   Il trono accoglie la statua della Madonna.

 

 

Mastro Bitetti da Padula, Altare, materiale lapideo, 1789 e Nicchia con Madonna di S. Maria degli Angeli, statua lignea.

   La statua della Vergine  tenuta per otto mesi nel santuario a valle (dalla IV domenica di maggio alla III domenica di settembre) e per altri quattro nella Chiesa Madre.

 

 

 

 

Ignoto, Madonna, scultura lignea.

   La storia di questa statua  legata alla seconda "leggenda di fondazione" del santuario. Si narra, infatti, che una coppia di buoi sia giunta davanti al santuario trainando un carro su cui c'era una nobildonna dai capelli argentei, il volto roseo, un ricco vestito, un manto ricamato, le mani giunte e uno stuolo d'angeli attorno.

La statua che ne derivò fu ricavata da un unico tronco, scolpita in stile bizantino, con alle spalle una raggiera in legno dorato.

Agli inizi dell'Ottocento essa viene ridisegnata e ricoperta di oro zecchino, esclusi le mani, il volto e i capelli (mai stati 'argentiei', ma neri). 12 angioletti d'argento fanno da stuolo all'immagine. La quale  solennemente incoronata il 27 giugno 1965.

 

 

 
 
 
 
 

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