Muro Lucano, sec. XII- XIII
E' lo scultore pi importante ed influente della Basilicata tra il dodicesimo ed il tredicesimo secolo: a lui si rifanno anche i contemporanei Mele da Stigliano, che si forma nella sua bottega e (=>) Melchiorre da Montalbano.
Le sue opere sono caratterizzate da una visione frontale ravvicinata, come se la figura, bloccata nell'atto di emergere, fosse ricacciata nella pietra stessa.
La bizzarria di certi passaggi, che si nota nelle sue opere presenti nella Cattedrale di Rapolla e nella chiesa di S. Maria di Pierno, fanno supporre una formazione che risente del contatto con le maestranze abruzzesi impegnate a Siponto (località nei pressi di Manfredonia). Tra la fine del 1100 e gli inizi del 1200 egli soggiorna, infatti, per un certo periodo in Puglia.
Tale esperienza lo porta ad accentuare la componente grottesca della sue linee scultoree Ciò si evince dalle opere realizzate al suo ritorno in Basilicata: queste sono infatti pervase di un cupo pessimismo di tipo medievale, che segnerà il suo percorso artistico successivo.
La sua attività si estende anche alla progettazione della chiesa di S. Maria di Capidignano, presso Muro Lucano e forse anche alla chiesa di S. Michele a Potenza. Oltre alle opere citate, bisogna ricordare anche venti capitelli erratici sparsi tra Monticchio ed il castello di Melfi.
Opere principali presenti in Basilicata
- Acerenza, Portale, Cattedrale;
- Pierno, Portale, chiesa di S. Maria;
- Rapolla, Caduta di Adamo ed Eva, Annunciazione, bassorilievi, Cattedrale;
- Montescaglioso, Archivolto del portale, chiesa di S. Maria del Vetrano;
- Muro Lucano, Portale, chiesa di S. Maria di Capodogiano.