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Diocesi di Tursi e Lagonegro: Lagonegro

Lagonegro - Veduta aerea

mt. 666 slm - km 90 da Potenza.

   Per antico privilegio imperiale, ai paesi che avessero dato i natali a un santo oppure conservassero ossa o reliquie di pi santi veniva concesso il privilegio di fregiarsi del titolo di "città". Lagonegro era una di queste in quanto custodiva i corpi di S. Placido (trasportato dalle catacombe romane), e di S. Celestino martire, le reliquie dei Ss Vito, Cataldo, Lucido, Pasquale, Nicola di Bari.

   Non meno varia  la storia dei santi patroni chiamati a proteggere la città: inizialmente  S. Vito, detto 'Lucano', quindi S. Cataldo, che vi subentra nel XIII secolo; a questi succede S. Nicola di Bari, al quale viene affiancata, in qualità di co-protettrice, la Madonna della Neve, il cui santuario sorge sul vicino monte Sirino.

   Folta  anche la presenza ecclesiastica: nell'anno 900 sono qui i monaci S. Saba e suo padre S. Cristofaro, sfuggiti agli arabi in Sicilia, fondano qui un monastero. Mandati via i monaci italo-greci si insediano, nell'anno 1000, i Benedettini, ai quali subentrano i Minori Cappuccini nel 1600. E' attestata anche la presenza di un convento di padri Agostiniani, soppresso per insufficienza di rendite; i loro pochi averi passano ai Cavalieri di Malta. 

   Nelle carte del Catasto, compilato nel 1745 sotto re Carlo III, si legge: abitanti 5000, monaci 30, preti 90.

Anglona Sant'Arcangelo Lagonegro

 
 
 
 
 

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