mt 568 slm - km 27 da Potenza

   E' interessante sapere che questo paese  l'unico in Basilicata ad essere stato sistemato secondo regole urbanistiche dai Benedettini, che qui hanno avuto un convento dal 1059 al 1190. Un altro forte contributo all'economia locale  pervenuta dalle nuove tecniche agricole introdotte dai monaci Virginiani, i quali, con l'aiuto dei Benedettini, costruiscono due piccoli monasteri, quello di S. Maria dell'Olivo, oggi diroccato, e di S. Margherita,  ormai scomparso. Questo Ordine monastico viene per˜ soppresso dalla Santa Sede (1569). 

Col 1538 arrivano i Cappuccini, i quali presto diventano punto di riferimento culturale per l'intera area. Lavorano in un convento dalle  modeste dimensioni e chiamato dell'Annunziata. Dal 1602 esso diventa sede di uno 'Studio', che contribuisce a diffondere la cultura, non soltanto religiosa. Soppresso nel 1806 durante il decennio francese a Napoli, riapre con i Borboni nel 1817 e diventa istituto di teologia. E' nuovamente soppresso nel 1866 dal governo italiano e attribuito al demanio che lo fa depauperare. Recenti restauri lo hanno riportato alle sue linee originarie. 

Arrivano qui anche i francescani Conventuali  e si insediano nel 1585, ma di loro non sopravvive alcun segno.

   Il paese diventa famoso nella regione per il culto tributato ad un santo, altrettanto famoso in Europa, S. Rocco. 

Oggi il nome del Santo  ancora uno dei pi diffusi in Basilicata assieme a quello di Antonio e Donato.