Il Viandante - Gli Artisti

Il Viandante - I Video

Il Viandante - Visite virtuali

 

Diocesi Matera e Irsina

Irsina Matera Montescaglioso

Arcivescovo: mons. Salvatore Ligorio 

paesi: 13

parrocchie:  51 

sacerdoti secolari: 76

sacerdoti regolari: 19 

   Si suppone che 18 vescovi abbiano occupato la sede di Matera prima che la diocesi venisse unita ad Acerenza. Il primo aveva il nome di Giovanni (964), l’ultimo Rainaldo (1198-1200). 

   “Nel 1203, essendo quasi scomparsa Acerenza, Innocenzo III (1198-1216) innalzò a cattedrale la chiesa di S. Pietro in Matera affinchè il vescovo potesse risiedervi degnamente, ma solo nel 1440 Matera fu elevata a diocesi da Eugenio IV (1431-1437), e più tardi riunita ad Acerenza, aeque principaliter. Per sopire discordie e suscettibilità locali, nel 1471 Sisto IV (1471-1484) decretò che l’arcivescovo si chiamasse di Acerenza e Matera quando si trovava in territorio del primo paese, e di Matera e Acerenza  quando si trovava in territorio materano. Clemente VIII (1592-1605) stabilì la precedenza di Acerenza per l’antica sua costituzione e fissò che  la residenza [dell’arcivescovo] fosse in Matera. La diocesi di quest’ultima venne soppressa nel 1818, ma, aderendo alle preghiere di Ferdianando I, re di Napoli, venne da Pio VII ristabilita nel 1822” (E.C.).  Nel 1976 la diocesi viene separata da quella Acerenza ed unita ad Irsina. 

   L’antichità della chiesa di Irsina (ieri Montepeloso)  “non è suffragata da alcun documento. Nell’alternarsi delle dominazioni rimase sempre fedele alla Sede Romana. Nel 1123, da una Bolla di Callisto II (1119-24) risulta eletto vescovo l’abate benedettino Leone di S. Maria di  Montepeloso; il nome del successore è ignoto: probabilmente dovette perire nella strage operata da Ruggero II nel 1133. Con lui e con la città si spense anche il breve episcopato, ed ebbe inizio la lunga serie dei priori francesi che ressero la chiesa fino al 1451, anno nel quale fu istituito il vescovato di Andria e Montepeloso. Nel 1479  quest’ultimo riottenne l’indipendenza con il privilegio di essere  direttamente soggetta alla  Santa Sede; nel 1818 fu unita, aeque principaliter, alla diocesi di Gravina e nel  1976 a quella di Matera.

 
 
 
 
 

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella pagina di policy & privacy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Policy & Privacy