Firenze, sec. XVI
Le origini e la prima formazione sono fiorentine, come si deduce dalla fitta rete di suggestioni derivate dal Botticelli (1445-1510). Oltre questa influenza, che comunque rimane fondamentale, sussistono anche frequenti rimandi alla Scuola Umbra e soprattutto a Raffaello (1483-1520). Tuttavia, nello sviluppo della sua pittura, si rivela importante un lungo soggiorno a Napoli, dove apprende l'uso dell'oro come elemento del fondale: tale tecnica sarà da lui utilizzata soprattutto nei polittici, per i quali ottiene particolari apprezzamenti.
La sua penetrazione in Basilicata documentata da varie opere, ma, ancora pi significativa l'ispirazione che molti artisti locali traggono da lui nell'uso di colori morbidi e nella gentilezza del tratto.
Le caratteristiche salienti della sua pittura risiedono nel dinamismo e nella fluidità della struttura. Il disegno, infatti, realizzato sempre con chiarezza e delicato cromatismo e, dinanzi alla sacralità dei soggetti, alterna sapientemente un incantato lirismo e una potente drammaticità.
Opere presenti in Basilicata
- Acerenza, S. Diacono, episcopio;
- Armento, S. Leonardo, parrocchiale;
- Potenza, S. Girolamo, chiesa di S. Maria all Sepolcro;
- Potenza, Caterina d'Alessandria, chiesa di S. Maria all Sepolcro;
- Potenza, Predella di un polittico, chiesa di S. Michele;
- Salandra, Polittico, chiesa dell'Annunziata;
- Senise, Polittico, 1523, chiesa di S. Francesco;
- Stigliano, Eterno, 1520, pannello del polittico, parrocchiale;
- Venosa, Adorazione dei Magi, frammento, Cattedrale.