La copertura della classica casa romana era caratterizzata dalla presenza del compluvium, ovvero la parte del tetto a falde che copriva l’atrio: esso faceva confluire le acque piovane nell’impluvium tramite gronde e gocciolatoi in terracotta, a volte decorati con motivi vegetali e animali.
In questa casa il compluvium era di tipo tuscanico, ed era impostato su due grosse travi trasversali collegate da due travi secondarie. Su queste si appoggiavano le travi minori su cui erano poi disposte delle tegole piane con i bordi rialzati, che oggi sono chiamate appunto “alla romana”. I giunti tra le tegole erano coperti dai coppi oppure da altre tegole capovolte.
Per la copertura dei cubicula si è immaginato un tetto piano, per analogia con una casa di Pompei caratterizzata dalla medesima pianta. Allo stesso modo si é proceduto per la ricostruzione della copertura di Oecus, Tablinum e Triclinium. Più difficile è stato ricostruire la copertura delle tabernae e dei locali di servizio, a causa di una anomalìa nella pianta che suggerisce la copertura a spiovente raffigurata nell’immagine.